BILATERALITÀ DEI TRATTAMENTI
GLI OCCHI: NON A CASO SONO DUE
Il Dottor Pinelli e la sua équipe hanno fornito un importante contributo alla ricerca in oftalmologia con l’introduzione del concetto di bilateralità dei trattamenti oculari.
Gli interventi per risolvere i difetti visivi venivano infatti eseguiti tradizionalmente intervenendo prima su un occhio e successivamente, anche a distanza di qualche settimana, sul secondo, senza che vi fossero evidenze scientifiche a suffragare questa scelta.
Allo Switzerland Eye Research Institute il paziente riceve un trattamento che riguarda entrambi gli occhi nel corso della medesima seduta operatoria, consentendo in questo modo un recupero visivo molto rapido grazie alla sinergia tra i due occhi che cominciano da subito a collaborare nella nuova condizione visiva e ad interagire all’unisono con i contrapposti emisferi cerebrali.
In questo modo il processo di accomodazione visiva beneficia immediatamente della nuova condizione visiva ricevendo ed inviando messaggi tra il mondo esterno, gli occhi e il cervello.
Campo visivo, lateralità, profondità, tridimensionalità, equilibrio, postura. Questi ed altri aspetti sono possibili ed influenzati dal funzionamento di entrambi gli occhi.
Gli occhi sono un organo bilaterale, una buona visione presuppone l’uso di entrambi gli occhi.