Antioxidants, 12, 1183, May 2023
Questo articolo evidenzia il ruolo dell’azione sinergica di specifici impulsi luminosi e sostanze fitochimiche naturali nel promuovere l’autofagia a livello retinico per contrastare lo stress ossidativo nella degenerazione maculare senile. Il compito specifico dell’autofagia in presenza di degenerazione maculare senile (AMD) consiste nell’eliminazione di un certo numero di radicali liberi (ROS) che generano mitocondri disfunzionali. Infatti, i radicali liberi (ROS) nella retina generano proteine mal ripiegate, alterano la composizione di lipidi e zuccheri, distruggono l’integrità del DNA, danneggiano gli organelli cellulari e producono inclusioni retiniche causando l’AMD. Questo spiega perché l’autofagia nell’epitelio pigmentato retinico (RPE), principalmente a livello maculare, è essenziale nell’AMD e anche in condizioni basali per consentire una rapida e sostanziale sostituzione delle molecole ossidate e dei mitocondri danneggiati dai ROS. Quando l’autofagia è compromessa all’interno dell’epitelio pigmentato (RPE), gli effetti deleteri dei ROS, che sono prodotti in eccesso anche durante le condizioni basali, non vengono più neutralizzati e può verificarsi degenerazione retinica. All’interno dell’epitelio pigmentato della retina (RPE) l’autofagia può essere indotta da vari stimoli, come la luce e sostanze fitochimiche presenti in natura. La luce e le sostanze fitochimiche, a loro volta, possono entrare in sinergia per migliorare l’autofagia. Questo potrebbe spiegare gli effetti benefici degli impulsi luminosi combinati con sostanze fitochimiche sia nel migliorare la struttura retinica che l’acuità visiva. La capacità della luce di attivare alcune sostanze fitochimiche può ampliare ulteriormente tale sinergia durante la degenerazione retinica. In questo modo, in presenza di AMD i composti naturali fotosensibili possono produrre effetti antiossidanti benefici indotti dalla luce.