Chirurgia refrattiva: quando è il momento giusto?

3 Maggio 2023

L’approccio non invasivo e l’efficacia comprovata della chirurgia refrattiva la rendono la soluzione più richiesta dalla maggior parte delle persone che desiderano risolvere i propri difetti visivi. Sono però in molti a domandarsi quali siano il momento giusto e le condizioni ideali per sottoporsi a questo tipo di trattamento, nonché quali siano le corrette aspettative in merito ai risultati ottenibili.

Per individuare la risposta a questi interrogativi è necessario per prima cosa conoscere natura e funzionamento della tecnica refrattiva.

Che cos’è la chirurgia refrattiva?

Con la definizione “chirurgia refrattiva” si indica un intervento oculare che va a correggere le irregolarità di refrazione all’origine dei difetti visivi tramite l’uso di irraggiamento luminoso (laser). La ricerca in oftalmologia va nella direzione del minor traumatismo oculare, ragione per cui con le tecniche più innovative la luce agisce direttamente sulla cornea senza quindi che occorra intervenire con strumenti chirurgici invasivi, quali ferri o taglienti.

Quali difetti visivi si possono correggere con il laser?

Con trattamenti refrattivi d’avanguardia si possono attualmente migliorare:

Si tratta di difetti visivi che vengono solitamente gestiti da chi ne soffre tramite l’uso di occhiali o di lenti a contatto. Ci sono però delle situazioni in cui questi ausili sono poco tollerati e quindi il trattamento refrattivo è fortemente consigliato. Tali casi comprendono:

  • difetti molto accentuati
  • difetti molto sbilanciati tra un occhio e l’altro (anisometropia)
  • intolleranza fisica o psicologica alle lenti
  • attività lavorative dove l’utilizzo di occhiali e di lenti a contatto è sconsigliato, d’intralcio o persino proibito

Quando si può fare la chirurgia refrattiva?

A prescindere dalle proprie condizioni fisiologiche generali, per potersi sottoporre a un trattamento refrattivo è necessario che il proprio difetto visivo si sia prima stabilizzato.

Ciò avviene con l’età e in base ad altri fattori che possono essere valutati solo attraverso una consulenza oftalmologica di idoneità.

Durante tale incontro si può stabilire la rispondenza ai parametri di conformazione degli occhi e del loro stato di salute: ai fini del trattamento, infatti, è anche importante non soffrire di alcune patologie oculari (per esempio il glaucoma) o sistemiche (per esempio il diabete non compensato).

Il trattamento refrattivo non ha controindicazioni specifiche per le pazienti in stato di gravidanza o in fase di allattamento ma può essere sconsigliato in quanto, a volte, durante questi due particolari periodi della vita i difetti visivi si accentuano. È meglio quindi attendere qualche mese.

In generale, si può dire che il momento giusto per un trattamento refrattivo arriva quando:

  • Si è accertato, tramite la consulenza di idoneità, che le strutture oculari sono completamente sviluppate, cosa che avviene solitamente intorno al raggiungimento della maggiore età (ma a volte richiede più o meno tempo, a seconda dell’individuo).
  • Le strutture anatomiche oculari sono sane e non irreversibilmente danneggiate da precedenti interventi, non si è affetti da patologie che potrebbero costituire una controindicazione alla cura né si assumono farmaci particolari che possano inficiare l’efficacia del trattamento.
  • Il difetto visivo risulta stabilizzato da un ragionevole lasso di tempo. Questo deve essere valutato dall’oftalmologo con attenzione caso per caso.
  • Non si tollerano più gli occhiali e/o le lenti a contatto. A questo proposito, anche per motivi etici, è molto importante che l’oftalmologo valuti, durante la consulenza di idoneità, le reali motivazioni per le quali un paziente vorrebbe sottoporsi al trattamento refrattivo e quali siano le sue aspettative, soprattutto emotive, in merito all’esito.

Chirurgia refrattiva: benefici locali e sistemici

Un ulteriore criterio per capire che è giunto il momento di sottoporsi a un trattamento con la luce è legato al proprio personale modo di intendere la salute e di perseguirla.

Questo perché la chirurgia refrattiva risponde alle esigenze di chi abbraccia una filosofia e uno stile di vita orientati a un miglioramento della propria condizione fisiologica attraverso il maggior rispetto possibile del proprio organismo e delle sue biodinamiche.

Intervenire con la luce permette infatti di agire sia sul piano fisico-sensoriale sia su quello psicologico-attitudinale, producendo un nuovo livello di benessere diffuso: la luce, mezzo intangibile per eccellenza, risulta essere un agente “amico” non solo dell’occhio, organo deputato alla sua ricezione, ma anche di tutto il resto del corpo.

Come il dottor Pinelli, fondatore dell’istituto SERI Lugano, spiega anche nel suo libro “In viaggio con la luce” (Mind Edizioni, 2017), i fotoni, le particelle che compongono i fasci luminosi, sono in grado infatti di dialogare con i bio-fotoni, particelle prodotte dalle nostre cellule corporee. Dall’accordo armonico che si viene a generare in questo scambio nasce l’equilibrio dell’organismo, sia a livello locale dell’occhio sia a livello olistico, ossia generalizzato.

Trattamenti refrattivi in SERI Lugano: innovazioni e vantaggi

Partendo da questo principio, che evita qualsiasi traumatismo oculare, il dottor Pinelli ha sviluppato negli anni una serie di innovazioni nel campo della chirurgia refrattiva che consentono oggi di poter beneficiare, presso SERI Lugano, di diversi trattamenti corneali d’avanguardia:

  • Femtolasik Lux® – trattamento utilizzato per miopia, ipermetropia e astigmatismo
  • Pinelli Presby Profile® – trattamento specifico per la presbiopia
  • ASA Lux® – trattamento alternativo a Femtolasik Lux®, indicato in caso di superficie corneale estremamente sottile

Ognuno di questi trattamenti viene effettuato in modo bilaterale. L’utilizzo esclusivo dei fotoni, modulati secondo un algoritmo che il dottor Pinelli imposta di volta in volta in base alle condizioni di ciascun paziente, consente una serie di vantaggi:

  • assoluta non invasività
  • assenza totale di dolore (anzi, alcuni pazienti riferiscono una sensazione piacevole)
  • nessuna necessità di ricovero (il paziente viene accolto e dimesso il giorno stesso)
  • assenza di convalescenza (nel giro di qualche ora il paziente è già in grado di vedere nonché di svolgere normali attività quotidiane, come per esempio guidare)

L’efficacia di questo tipo di trattamenti moderni non invasivi richiama alla mente come, fin dall’antichità, la luce sia sempre stata considerata un tramite di purificazione non solo fisica ma anche spirituale. Basti pensare alla sua associazione con il concetto di “corpo sottile”, la parte più elevata dell’uomo, e a come i saggi e i sapienti di tante tradizioni siano chiamati, ora come un tempo, “illuminati”.

Oggi, gli studi scientifici più all’avanguardia e l’esperienza sul campo del dottor Pinelli(1)(2)(3) hanno dato riscontro a questo aspetto terapeutico e “purificatore” della luce, dimostrando come essa possa svolgere una funzione di ripristino della naturale funzionalità biologica in modo non conflittuale con le dinamiche dell’organismo.

Cerchi una soluzione innovativa e non invasiva per risolvere il tuo difetto visivo? Contattaci: risponderemo a ogni tua domanda e ti consiglieremo il trattamento più mirato!

Referenze

(1) Pinelli R., El-Shawaf H., Cacciatore D., “Feature Story: P Curve Presbyopic LASIK – a New Concept in Refractive Surgery”. Cataract and Refractive Surgery Today, August 2010

(2) Pinelli R., Cover Story “In pursuit of perfection” – Enhancement After PRK”. Cataract & Refractive Surgery Today Europe, June 2012

(3) Pinelli R., Bertelli M., Berti C., Scaffidi E., “Procedures set a new horizon in refractive surgery”. Ophtalmology Times Europe, March 2020