Degenerazione Maculare Senile: come si cura?

30 Maggio 2023

Visione offuscata, linee rette che sembrano ondulate, oggetti che sembrano distorti come in uno specchio deformante: questi sono i sintomi principali della AMD, o Degenerazione Maculare Senile, che, nella sua variante “umida”, potrebbe persino generare un punto cieco al centro del campo visivo.

degenerazione maculare senile come si cura

La AMD – Degenerazione Maculare legata all’età (o senile) è una maculopatia che può iniziare senza preavviso dopo i 55 anni d’età e che riguarda la macula, la parte centrale della retina.

La retina è il tessuto nervoso che riveste il fondo dell’occhio e che serve a registrare le immagini che osserviamo per poi inviarle al cervello. La macula è deputata alla visione distinta degli oggetti, alla lettura e alla percezione dei dettagli visivi: ecco perché una maculopatia ha una ripercussione così negativa sulla vista.

La AMD, in particolare, può essere di due tipi:

  • Degenerazione Maculare Senile non essudativa (“secca”) – Presenta sulla retina accumuli cellulari chiamati “drusen”
  • Degenerazione Maculare Senile essudativa (“umida”) – Oltre alle drusen, sotto il tessuto retinico sono presenti anche nuovi vasi sanguigni

Come inizia la Degenerazione Maculare Senile?

La AMD presenta diversi altri sintomi oltre a quelli elencati sopra, alcuni poco comuni. Per questo è sempre da tenere in considerazione l’insorgere di situazioni quali:

  • Non essere in grado di vedere chiaramente i dettagli fini
  • Avere difficoltà a leggere o a cogliere i dettagli visivi in condizioni di scarsa illuminazione
  • Essere infastiditi dal bagliore
  • Vedere un oggetto di dimensioni o di colori diversi a seconda dell’occhio con cui lo si guarda
  • Necessità, da parte degli occhi, di parecchio tempo (anche mezz’ora) per adattarsi al cambiamento luminoso di un ambiente
  • Vedere lampi luminosi al centro del campo visivo
  • In caso di grave perdita della vista, vedere, all’interno del punto cieco, soggetti che non esistono (come persone o animali), generati dal cervello per supplire alla mancanza di segnali ricevuti da quella parte dell’occhio (sindrome di Charles Bonnet).

Quali sono le cause della Degenerazione Maculare Senile?

Oggi le patologie retiniche e maculari (come la Degenerazione Maculare Senile) sono ben conosciute. Tra i fattori di rischio più comuni ci sono:

  • la predisposizione genetica
  • l’invecchiamento (in particolare per la AMD)
  • l’ipertensione arteriosa
  • il diabete
  • l’ipercolesterolemia

Inoltre, incidono sull’insorgere delle maculopatie anche lo stile di vita e l’alimentazione, due aspetti che, però, possono (e devono) essere regolati in modo da rallentare l’evoluzione non solo di questi problemi di salute ma anche di diversi altri.

Cosa fa bene per la maculopatia?

L’alimentazione, in particolare, gioca un ruolo importante nel contrasto delle patologie retiniche e maculari: l’assunzione di determinati cibi di origine vegetale, a coltivazione biologica e cresciuti in un contesto esposto alla luce solare, può fare la differenza sull’evoluzione di questi disturbi.

Per poter assicurare l’apporto più corretto ed equilibrato di nutrienti utili al benessere della macula, può essere utile ricorrere a integratori nutraceutici mirati per la salute dell’occhio. Questi prodotti contribuiscono a fornire due importanti vantaggi a contrasto della Degenerazione Maculare Senile, ovvero:

  1. Proteggono gli occhi dai danni foto-ossidativi dovuti alla luce azzurra naturale
  2. Trasformano, nella maggior parte dei casi, la Degenerazione Maculare Senile da essudativa (“umida”) a non essudativa (“secca”)

Questo passaggio è particolarmente importante in quanto la Degenerazione Maculare Senile secca può oggi essere trattata tramite fotobiomodulazione, ovvero tramite irraggiamento sulla macula di fotoni di luce rossa e infrarossa (non visibile all’occhio umano).

La fotobiomodulazione agisce sui mitocondri (organelli addetti alla produzione di energia per le funzioni biologiche delle cellule stesse) attivando la cosiddetta “respirazione mitocondriale”. In questo modo si favoriscono la proliferazione cellulare e la citoprotezione, ossia la capacità delle cellule di proteggersi.

Nel caso della AMD, la fotobiomodulazione ha come bersaglio la macula: i fotoni vengono assorbiti dal suo tessuto cellulare e ne stimolano la produzione energetica e l’apporto di ossigeno, ossido nitrico e calcio. Questo rallenta il processo di invecchiamento delle cellule della macula, ne ritarda la morte e ne incrementa la sopravvivenza.

Lugano Protocol: la nuova cura per la Degenerazione Maculare Senile

L’utilizzo combinato di nutraceutica fitochimica e fotobiomodulazione per il trattamento della Degenerazione Maculare Senile è stato codificato in un protocollo applicativo chiamato Lugano Protocol, messo a punto dal dottor Pinelli, fondatore dell’istituto SERI Lugano.

Studi comprovati da importanti pubblicazioni scientifiche hanno confermato ottimi riscontri clinici ottenibili con l’utilizzo di questo protocollo (1)(2). Tali studi hanno visto la partecipazione del dottor Pinelli in qualità di membro delle due più importanti società scientifiche di ricercatori attivi nel campo della fotobiomodulazione: la World Association for Photobiomodulation Therapy (WALT) e la North American Association for Photobiomodulation Therapy (NAALT).

In seguito all’assunzione dei nutraceutici da parte del paziente, questi può sottoporsi alla fotobiomodulazione per la seconda parte del Lugano Protocol. L’irraggiamento dura in tutto una decina di minuti e offre una serie di vantaggi dal punto di vista del benessere del paziente:

  • è del tutto indolore
  • non necessita di alcun tipo di anestesia
  • non richiede degenza (il paziente lascia l’istituto subito dopo il trattamento)
  • non è invasivo (non vengono usati ferri chirurgici né lame)
  • non danneggia alcun tipo di tessuto
  • conferisce beneficio non solo all’occhio ma a tutto l’organismo


La fotobiomodulazione prevista dal Lugano Protocol si compone di quattro fasi:

  1. Prima fase – Richiede circa 35 secondi di esposizione a occhi aperti alle lunghezze d’onda della luce pulsata gialla e della radiazione nel vicino infrarosso (NIR).
  2. Seconda fase – Richiede 90 secondi di esposizione a occhi chiusi alla lunghezza d’onda della luce continua rossa.
  3. Terza fase – Ripete la prima fase.
  4. Quarta fase – Ripete la seconda fase.

Patologie maculari: prevenzione e benessere sistemico

Non solo la AMD ma tutte le patologie retiniche e maculari, compreso per esempio il foro maculare, risentono molto positivamente del Lugano Protocol, in particolare se coadiuvato da un corretto stile di vita e da un accurato intervento sui fattori metabolici della persona.

Il principio secondo cui le problematiche di un singolo organo sono strettamente connesse con quelle dell’intero corpo (e viceversa) è uno dei capisaldi della filosofia di SERI Lugano. L’approccio del dottor Pinelli e del suo istituto si basa sul fatto che l’equilibrio fisiologico è fondamentale per mantenere uno stato di armonia sistemica che non lasci spazio all’insorgere delle patologie.

Da questo deriva l’importanza della prevenzione, che porta a non focalizzarsi sulla malattia bensì sulla salute del paziente.

Lugano Protocol: chi può sottoporsi?

Prima di sottoporsi a un trattamento per la Degenerazione Maculare Senile ogni caso deve essere valutato singolarmente.

A questo scopo è utile prima di tutto effettuare una consulenza di idoneità presso un centro specializzato e affidabile. In particolare, le consulenze offerte da SERI Lugano permettono di avere un quadro completo del paziente tramite indagini molto approfondite.

Durante l’incontro, l’oftalmologo potrà tenere in considerazione elementi quali:

  • le condizioni generali di salute del paziente
  • la presenza di atrofie o neovascolarizzazioni in fasi avanzate
  • la presenza di particolari patologie oculari (cataratta, glaucoma, altre patologie retiniche degenerative o infiammatorie)
  • precedenti interventi clinici che abbiano compromesso la funzionalità e/o la salute dell’occhio

Ti hanno diagnosticato una Degenerazione Maculare Senile o ti sembra di riconoscerne i sintomi? Contattaci: ti consiglieremo come procedere per trattare nel migliore dei modi il tuo problema.

Referenze

(1) Pinelli R, Bertelli M, Scaffidi E, et al. Nutraceuticals for dry age-related macular degeneration: a case report based on novel pathogenic and morphological insights. Arch Ital Biol. 2020;158(1):24-34. doi:10.12871/00039829202013
(2) Pinelli R, Bertelli M, Scaffidi E. The first clinical case of dry age-related macular degeneration treated with photobiomodulation and nutraceuticals: a protocol proposal. CellR4. 2020;8:e2833