L’arrivo dell’inverno ci offre l’occasione di provare esperienze visive affascinanti, grazie a panorami dalle linee più essenziali e a una migliore nitidezza di visione dovuta a un minore tasso di umidità. E se temiamo che l’aria fredda possa nuocere al nostro apparato visivo, niente paura: bastano solo pochi accorgimenti per proteggere gli occhi d’inverno.
I vantaggi dell’inverno per la vista
L’inverno è una stagione ricca di stimoli sensoriali. Sotto il profilo visivo, ecco un elenco dei principali vantaggi che ci offre questo periodo dell’anno:
- Maggior nitidezza di visione – L’aria, meno umida rispetto alle mezze stagioni, rende più definiti i contorni degli oggetti, popolando i paesaggi, soprattutto quelli naturali, di molteplici dettagli prima difficilmente distinguibili. Anche le linee più pulite e gli spazi più ampi rendono il panorama meglio decifrabile per il nostro sguardo, veicolando anche una sensazione di ariosità.
- Miglior angolo di incidenza della luce – Disegnando un arco più basso nel cielo, il sole genera un’illuminazione più radente che scolpisce meglio le forme e accende i colori degli oggetti che osserviamo, rendendoli più vividi.
- Colori del cielo più salutari per gli occhi (e più spettacolari) – D’inverno, per ragioni astronomiche, i raggi del sole devono attraversare uno strato più spesso di atmosfera. Questo fa sì che, all’alba e al tramonto, la luce nello spettro delle frequenze più basse, come il blu, venga respinta. Al contrario i colori caldi (benefici per gli occhi) come il giallo, l’arancione e il rosso, riescono a passare e a giungere alla nostra vista, senza essere filtrati dalle particelle di umidità in sospensione grazie al clima più secco e freddo.
Proteggere gli occhi d’inverno: a cosa prestare attenzione
Con l’approssimarsi e con il progredire dell’inverno non sono molte le accortezze da seguire per proteggere i propri occhi, in quanto la loro stessa struttura biologica li ha già muniti di almeno tre elementi di difesa:
- Le ciglia – che contribuiscono a riparare la cornea da corpuscoli di polvere e altre particelle
- Il microfilm lacrimale – che idrata la cornea e la protegge dall’aria più secca
- Le palpebre – che fungono da vere e proprie barriere regolabili, per esempio in caso di forte brezza
In generale, è bene aver cura di evitare l’elevata esposizione ad alcuni agenti aggressivi, come:
- Riflessi abbaglianti – in caso di neve, soprattutto in ambienti montani, il riverbero luminoso sulla distesa bianca potrebbe abbagliare la vista dei soggetti più sensibili. È sufficiente indossare occhiali da sole con lenti polarizzate, che non deformano le immagini e lasciano filtrare la giusta quantità di luce.
- Forte vento – in caso di raffiche intense, per esempio durante una gita in montagna o in ambienti naturali con spazi aperti, è consigliato l’uso di occhiali protettivi, meglio se fascianti.
- Monitor e display luminosi – quando si passa molto tempo a casa o comunque al chiuso, come spesso accade nelle giornate più fredde, si ha una maggiore tendenza a utilizzare dispositivi elettronici dotati di schermo. L’ideale per i nostri occhi sarebbe ovviamente contemplare paesaggi naturali all’aperto, anche per variare maggiormente la messa a fuoco. Nel caso in cui ciò non sia possibile, per esempio se si lavora molto al computer, sarebbe bene utilizzare appositi occhiali per filtrare la luce azzurra dei monitor, che sul lungo periodo potrebbe avere un effetto dannoso sulle retine.
Dato che l’aria fredda richiede ai nostri occhi una lacrimazione maggiore del solito per mantenere lubrificata la cornea, è importante idratarsi accuratamente anche in inverno, nonostante a volte il clima ci invogli a bere meno che in estate.
Anche il cibo può venirci in aiuto per proteggere gli occhi d’inverno. La corretta alimentazione per la vista è sempre a base di ingredienti naturali, e dovrebbe comprendere, in particolare:
- agrumi (molto indicati durante l’inverno in quanto “di stagione”)
- frutta secca
- frutta fresca (per esempio mirtilli e ananas)
- verdura a foglia verde
- ortaggi rossi, gialli e arancioni
Può essere senz’altro un’ottima idea anche assumere opportuni nutraceutici per il benessere della vista, ossia integratori alimentari per occhi che si distinguono per eccellenza e qualità.
Proteggere gli occhi d’inverno: dal sun gazing alla fotobiomodulazione
L’accorciarsi delle giornate durante il periodo invernale rende più facile assistere allo spettacolo dei tramonti, che si verificano più presto la sera. Questo consente, a chi lo desidera, di esercitare più agevolmente una pratica di “contemplazione attiva” del sole molto consigliata e conosciuta con il nome di sun gazing (“scrutare il sole”).
Ancora in uso presso molte popolazioni tribali, il sun gazing ha dei riscontri terapeutici scientificamente confermati: numerosi studi in ambito clinico hanno dimostrato che le frequenze luminose del rosso (700-800 nanometri), le stesse che possiamo osservare al tramonto, arrecano beneficio ai nostri occhi. Li nutrono infatti a livello cellulare, rendendoli più forti e quindi protetti, in particolare da eventuali degenerazioni retiniche.
Su questo principio si basa anche la fotobiomodulazione, un trattamento specifico per alcune patologie oculistiche che prevede l’irraggiamento degli occhi con frequenze di luce nello spettro del rosso e dell’infrarosso.
La fotobiomodulazione, se effettuata da un professionista qualificato e presso un centro dotato di strumentazioni d’eccellenza, è in grado di stimolare la proliferazione cellulare e la citoprotezione, ovvero la capacità di difesa delle cellule stesse, contrastando efficacemente patologie oftalmologiche quali:
- il foro maculare (1)
- la Degenerazione Maculare Senile (2)
Ciò avviene soprattutto se la luce è affiancata da una corretta nutraceutica (3)(4) e, nel caso del foro maculare, anche da onde sonore pulsatili a una precisa frequenza.
La cosa interessante è che il miglioramento delle condizioni di salute e di benessere dopo un trattamento di fotobiomodulazione non si limita all’organo bersaglio, ovvero l’occhio, ma, come riferiscono numerosi pazienti, interessa anche l’intero organismo.
Anche la luce rossa del tramonto, penetrando attraverso il portale dell’occhio, può essere già sufficiente ad arrecare alcuni benefici diffusi, per esempio conferendo maggiore lucidità, riducendo l’ansia, aumentando la consapevolezza e il benessere generale dell’organismo.
Cerchi ulteriori consigli su come proteggere gli occhi d’inverno? Contattaci, ti forniremo tutte le informazioni che ti occorrono!
Referenze
(1) Pinelli R, Berti C, Scaffidi E, et al. Combined pulses of light and sound in the retina with nutraceuticals may enhance the recovery of foveal holes. Arch Ital Biol. 2022
(2) Pinelli R., Bertelli M., Scaffidi E., Photobiomodulation shows the power of light. Study results demonstrate effectiveness in treating dry age-related macular degeneration Ophtalmology Times Europe, August 2020
(3) Pinelli R. et al. Autophagy activation promoted by pulses of light and phytochemicals counteracting oxidative stress during age-related macular degeneration InternaJonal Journals of Molecular Sciences, 2023
(4) Pinelli R, Bertelli M, Scaffidi E. The first clinical case of dry age-related macular degeneration treated with photobiomodulation and nutraceuticals: a protocol proposal. CellR4. 2020